Centrale Rischi e sanità: bloccare la segnalazione e ripartire con la Composizione negoziata
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Nel settore sanitario, una segnalazione negativa in Centrale Rischi può significare la fine dell’operatività.
Per una clinica privata, farmacia, RSA o poliambulatorio, l’accesso al credito è infatti fondamentale per garantire la continuità dei servizi, pagare fornitori, gestire personale e mantenere la regolarità dei flussi con il Servizio Sanitario Nazionale.
Negli ultimi anni, però, il numero di segnalazioni è cresciuto anche tra le strutture convenzionate: un ritardo nei pagamenti o una pendenza con l’Agenzia delle Entrate può trasformarsi in un alert automatico alla Centrale Rischi, rendendo impossibile ottenere nuovi finanziamenti o anche solo gestire i conti correnti aziendali.
Ma oggi esiste una procedura legale che può bloccare queste segnalazioni e ristabilire l’equilibrio operativo: si chiama Composizione negoziata della crisi.
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Centrale Rischi: perché riguarda sempre più strutture sanitarie
La Centrale Rischi della Banca d’Italia è lo strumento con cui le banche e gli enti vigilati condividono informazioni sui debitori.
Una segnalazione negativa non è una semplice formalità:
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può determinare la revoca dei fidi e la chiusura dei conti aziendali;
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può portare al blocco di nuove linee di credito;
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influisce sulla reputazione finanziaria della struttura, anche nei rapporti con fornitori e investitori.
Nel comparto sanitario, queste conseguenze assumono un impatto particolare: bastano poche settimane senza liquidità per interrompere l’erogazione dei servizi, sospendere forniture di farmaci o ritardare gli stipendi del personale.
Come la composizione negoziata può fermare la segnalazione
La Composizione negoziata della crisi, introdotta dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), è uno strumento volontario e non fallimentare che consente alle imprese in difficoltà di avviare un percorso di risanamento con il supporto di un esperto terzo nominato dalla Camera di Commercio.
Nel momento in cui la procedura viene attivata, il tribunale può concedere misure protettive che:
- bloccano le azioni esecutive da parte dei creditori;
- impediscono nuove segnalazioni negative in Centrale Rischi;
- favoriscono la negoziazione dei debiti con banche, fornitori e pubblica amministrazione;
- consentono alla struttura di continuare a operare regolarmente.
Inoltre, la presentazione dell’istanza viene comunicata ai principali enti (INPS, Agenzia Entrate, Banche), garantendo un quadro di trasparenza che tutela la reputazione della struttura.
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Un esempio pratico dal settore sanitario
Una clinica specialistica del Nord Italia, con 30 dipendenti e oltre 900.000 euro di esposizione debitoria tra INPS, Agenzia Entrate e istituti bancari, era stata segnalata in Centrale Rischi.
La banca aveva revocato i fidi e la struttura non riusciva più a far fronte ai costi di gestione.
Con l’avvio della Composizione negoziata, l’esperto nominato ha richiesto e ottenuto le misure protettive dal tribunale, bloccando ulteriori segnalazioni e attivando un tavolo di negoziazione con i principali creditori.
Dopo tre mesi, la struttura ha presentato un piano sostenibile con riduzione del debito del 55% e rateizzazione residua in sette anni.
La segnalazione è stata rimossa e l’attività è ripartita in modo regolare.
Perché agire subito è fondamentale
Nel comparto sanitario, tempo e reputazione sono fattori decisivi.
Aspettare la segnalazione o l’intervento della banca significa agire quando la situazione è già compromessa.
Attivare tempestivamente una procedura di composizione negoziata consente invece di:
- proteggere la reputazione finanziaria;
- evitare il blocco dei conti e dei rapporti bancari;
- mantenere l’operatività e il DURC;
- ottenere una base legale per ristrutturare i debiti.
Soluzione Debito: il supporto tecnico-legale per le strutture sanitarie
Attraverso la partnership tra Consulcesi & Partners e CFI – Crisi Fiscale d’Impresa, il servizio Soluzione Debito offre alle strutture sanitarie un supporto completo per:
- valutare l’esposizione finanziaria e i rischi di segnalazione in Centrale Rischi;
- attivare la Composizione negoziata o altre procedure di risanamento;
- negoziare con banche e creditori in un quadro giuridicamente protetto;
- salvaguardare la continuità dell’attività sanitaria e l’immagine della struttura.
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Un team di esperti legali e fiscali analizzerà la tua situazione e ti guiderà nel percorso più adatto per bloccare la segnalazione e ripartire in sicurezza.